
breve riassunto della discussione di lab:bz con dei candidati sindaco sul passato e futuro della città – kurzer Bericht über die Diskussion von lab:bz mit Bürgermeister-Kandidaten
17.09.2020-siamo lieti di presentarVi un riassunto dell’incontro tra lab:bz, i cittadini ed alcuni candidati sindaco nel quale è stato fatto il punto della situazione della città
17.09.2020 – wir erlauben uns, Ihnen noch einen kurzen Bericht über unser Treffen vorzustellen, in dem über die Stadt Bozen (Vergangenheit und Zukunft) diskutiert wurde.
Una conversazione tra Lab:bz, alcuni candidati sindaco e i cittadini di Bolzano
Come 4 anni fa, lab:bz_laboratorio urbano ha posto delle domande ai candidati e ha chiesto misure che sono state elencate nel proprio opuscolo “la città non è ancora in svendita”, che stanno a cuore all’iniziativa e che sono richieste anche nello studio Eurac my_bz: si tratta di misure concrete per tutti i quartieri:
– Qualità della vita e ricreazione nei diversi quartieri
– Riduzione del traffico + infrastrutture per l’intera città
– Rafforzare il commercio al dettaglio attraverso il marketing congiunto
– Riduzione degli affitti grazie ai tagli alle tasse per negozi e appartamenti
– Concorsi tra creativi + collaborazione della facoltà di design
– Iniziative dei cittadini per la riqualificazione di piazze e strade
– Case di riposo, case di cura, case di riposo assistite in tutti i quartieri
– Potenziamento e fusione dei quartieri attraverso offerte culturali (Museum Mile)
A Caramaschi (sindaco) è stato chiesto come intende migliorare la situazione della città capoluogo come centro per l’istruzione, la cultura, l’amministrazione e la salute. Ha fatto notare che sotto il suo governo la Provincia ha finalmente assunto il suo ruolo e la sua responsabilità e hanno affrontato insieme la realizzazione attraverso la pianificazione, il finanziamento e gare d’appalto delle più importanti infrastrutture: La tangenziale sud, il sottopassaggio di via Einstein e del ponte Roma ed anche il progetto del tunnel del Monte Tondo è stato avviato . Questi lavori dovrebbero essere completati entro 6 anni.
Walcher (vice sindaco, SVP) ha risposto alla domanda sul possibile miglioramento degli spazi pubblici con l’affermazione che Bolzano ha il verde del Talvera e le aree verdi lungo l’Isarco, che sono mantenute dalla Giardineria Comunale. La città dispone inoltre di una rete di 50 km di ciclabili, che viene costantemente migliorata e resa più sicura, dato che 1/3 di tutti gli spostamenti a Bolzano avviene in bicicletta e le strade del centro città bisognerebbe tenerle libere solo per chi non può assolutamente fare a meno dell’auto (artigiani, fornitori, malati, ecc.). Con il nuovo regolamento edilizio (primavera 2021) si dovrebbero prevedere dei parcheggi coperti per biciclette in caso di realizzzione di nuovi edifici.
Gennaccaro (Assessore per la partecipazione, (Per Bolzano) ha confermato la richiesta di lab:bz di abolire i consigli di quartiere politici e di sostituirli con i citylabs – urban center, in quanto le strutture che esistono oggi, sono ostacolate nelle loro attività dagli orientamenti politici e non sono più accettate dalla popolazione. Gennaccaro sottolinea che purtroppo non ha trovato sostegno in questa legislazione per il suo progetto di rafforzare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica attraverso centri di incontro aperti nei singoli quartieri che servono anche a integrare la struttura sociale dei quartieri.
A Brancaglion del Team K è stato chiesto come vorrebbe sfruttare il potenziale che Bolzano ha anche secondo lo studio my-bz, ovvero la diversità culturale e linguistica: ha detto che si concentrerà sull’educazione scolastica multilingue, anche per gli adulti. È consapevole che la materia della scuola è di competenza della Provincia, ma attraverso servizi aggiuntivi come la mensa, gli spazi aperti e simili, associazioni e cooperative potrebbero comunque garantire la diversità linguistica. Egli ritiene che la società in questo senso sia già un passo avanti rispetto alla politica e che quest’ultima dovrebbe utilizzare il sostegno finanziario per creare una struttura aziendale per la cultura e fornire nuovi luoghi per eventi spontanei.
Fortini, 5 Stelle, chiede, al fine di migliorare la situazione abitativa in città, di aumentare il rinnovamento energetico degli edifici, di prescrivere tetti verdi non solo nella zona industriale, ma per tutti gli edifici pubblici e soprattutto di fare in modo che gli spazi verdi e gli alberi non scompaiano poco a poco, ma di prevedere più verde in città, al fine di combattere l’alto inquinamento atmosferico, che esiste in città soprattutto a causa dell’inquinamento per via del traffico (autostrada). Teme anche che nella nuova area ARBO ci sia troppo poco spazio per parchi giochi per bambini. Per ridurre l’inquinamento atmosferico (domanda del pubblico), conta sul ticket di accesso per ridurre il traffico privato proveniente da fuori città.
Dal pubblico sono arrivate domande sugli spazi per il gioco dei bambini e lamentele da parte di alcuni condomini per il rumore dei bambini. I candidati hanno spiegato che negli ultimi anni sono stati costruiti alcuni nuovi parchi giochi per bambini, che il nuovo regolamento edilizio richiede più spazio per i parchi giochi per bambini (anche se questo comporterà costi più elevati sui prezzi degli alloggi) e che l’amministrazione si è sempre impegnata a far sì che il gioco dei bambini non sia ostacolato dalle operazioni di polizia, a meno che non fosse necessario a causa delle norme Covid, ma che i cortili dei condomini debbano essere utilizzati maggiormente come luogo di incontro per le generazioni (sensibilizzazione).
Altre domande: i senzatetto (ca. 200-250), problema di sicurezza: la gente ritiene che ci siano troppe persone che vengono a Bolzano, di cui il Comune non si può occupare. Walcher e Caramaschi sottolineano che il governo della città ha fatto molto per questo, anche durante la Corona sono stati preparati abbastanza posti in fiera, ma ci sono sempre persone che non vogliono integrarsi. Un accordo con la provincia ha portato tutti i comuni ad accettare gli immigrati.
Per quanto riguarda l’area della stazione(Progetto ARBO): queste grandi opere comportano sempre costi elevati per lo smaltimento di materiali contaminanti come l’amianto. La trasparenza è garantita? La necessità di alloggi a basso costo non sarà probabilmente sufficientemente garantita dall’assegnazione del contratto a un singolo investitore. Né vi sarà possibile un adattamento al futuro sviluppo urbano. Anche l’elevato rendimento richiesto dall’investitore preoccupa i cittadini. Caramaschi e Walcher non vedono alcun problema in questo caso, in quanto a loro avviso l’accordo già firmato tra la ferrovia, la provincia e il comune dovrebbe essere abbastanza chiaro e trasparente. Branchalion e Fortini, invece, sottolineano che la città sarà nelle mani di un gruppo di interesse, che determinerà così il futuro della città, senza che gli imprenditori locali e i cittadini del Paese possano partecipare a questa ripresa e a questo sviluppo. Alla domanda di Lab:bz perché non prevedano che le infrastrutture siano costruite con i finanziamenti statali “Dopo-Covid” per poi avere in mano lo sviluppo della città, Caramaschi risponde che teme che ciò possa far perdere troppo tempo.
Alle domande conclusive, i candidati hanno risposto solo con si, no, non so:
1) In qualità di sindaco di Bolzano, introdurrebbe una tassa sulla congestione del traffico
Brancaglion e Fortini: sì, Walcher: no, Caramaschi: non so
2) Il museo archeologico deve rimanere nel centro della città?
tutti si, solo B: non so, perchè non necessariamente nel centro della città, ma piuttosto a Gries
3) Di fronte all’emergenza climatica, Bolzano ha bisogno di un aeroporto regionale?
C: non so, W: si, B e F: no
4) Saranno convocati in futuro dei consigli dei cittadini su temi essenziali per lo sviluppo della città? tutti si
5) E’ giusto affidare l’areale ferroviario ad unico investitore?
per Caramaschi la domanda è sbagliata, Walcher: si, Fortini e Brancagl_bz e candidati_finalion: no

Ein Gespräch zwischen Lab:bz, einigen Bürgermeisterkandidaten und den Bürgern von Bozen
Wie bereits vor 4 Jahren hat nun lab:bz_Stadtlabor Bozen Fragen an die Kandidaten gestellt und dabei Maßnahmen eingefordert, welche in ihrer Broschüre „die Stadt ist noch nicht ausverkauft“ aufgelistet waren, welche der Initiative am Herzen liegen und auch in der Euracstudie my_bz eingefordert werden: es geht um konkrete Maßnahmen für alle Stadtviertel:
- Lebensqualität bzw. Erholungsqualität in den einzelnen Stadtvierteln
- Verkehrsberuhigung + Infrastrukturen für die gesamte Stadt
- Stärkung des Einzelhandels durch gemeinsames Marketing
- Mietsenkung durch Steuersenkung für Geschäfte und Wohnungen
- Wettbewerbe unter Kreativen + Mitarbeit der Fakultät für Design
- Bürgerinitiativen für Aufwertung von Plätzen und Strassen
- Altersheime, Pflegeheime, betreutes Wohnen in allen Vierteln
- Aufwertung und Zusammenführung der Stadtviertel durch kulturelle Angebote (Museumsmeile)
Caramaschi (Bürgermeister) wurde gefragt, wie er die Situation der Landeshauptstadt als Zentrum für Bildung, Kultur, Verwaltung und Gesundheit verbessern will. Er wies darauf hin, dass unter seiner Regierung die Landesverwaltung endlich ihre Aufgabe und Verantwortung übernommen hat und sie gemeinsam die Umsetzung durch Planung, Finanzierung und Ausschreibung der wichtigsten Infrastrukturen angegangen sind: Umfahrungsstrasse im Süden, Unterführung der Einsteinstrasse und der Rombrücke sowie des Hörtenbergtunnels. Diese Arbeiten sollten in 6 Jahren umgesetzt sein.
Walcher (Vizebürgermeister, SVP) antwortete auf die Frage nach der möglichen Verbesserung der öffentlichen Räume mit der Aussage, dass Bozen das Talfergrün und die Grünflächen entlang des Eisacks habe, welche von der Stadtgärtnerei gepflegt werden. Man habe auch ein Radwegenetz von 50 km, das ständig verbessert und sicherer gestaltet wird, da doch 1/3 der Bewegungen in Bozen mit dem Rad erfolgen und man die Straßen der Innenstadt nur für jene frei halten möchte, die absolut nicht auf das Auto verzichten können (Handwerker, Zulieferer, Kranke etc). Mit der neuen Bauordnung (Frühjahr 2021) sollte die Verpflichtung von überdachten Radabstellplätzen bei neuen Gebäuden vorgesehen werden.
Gennaccaro (Stadtrat für Partizipation, io sto con Bolzano) ging auf die Forderung von lab:bz ein, die politischen Stadtviertelräte abzuschaffen und durch city-labs – urban center zu ersetzen, da diese die heute bestehenden Strukturen durch politische Vorgaben in ihrer Tätigkeit behindert und von der Bevölkerung nicht akzeptiert werden. Gennaccaro betonte, dass er leider in seinem Vorhaben, die Beteiligung der BürgerInnen am öffentlichen Leben durch offene Begegnungszentren in den einzelnen Vierteln zu stärken und die soziale Struktur der Viertel einzubinden, in dieser Legislatur keine Unterstützung fand.
Brancaglion vom Team K wurde gefragt, wie er das Potential Bozens, das die Stadt auch laut my-bz Studie hat, nämlich die kulturelle und sprachliche Vielfalt, nutzen möchte: er meinte, er setze auch mehrsprachige Schulbildung, dies auch für Erwachsene. Er ist sich schon bewusst, dass das Thema Schule eine Angelegenheit der Provinz ist, jedoch über zusätzliche Dienste wie Mensa, Freiflächengestaltung und Ähnlichem könnten Vereine und Genossenschaften doch für die sprachliche Vielfalt sorgen. Er meinte, die Gesellschaft wäre da bereits einige Schritte der Politik voraus, diese solle über finanzielle Unterstützung eine Unternehmensstruktur für Kultur aufbauen und neue Plätze für spontane Events zur Verfügung stellen.
Fortini, 5 Stelle, forderte, um die Situation des Wohnbaues in der Stadt zu verbessern, die energetische Sanierungen der Gebäude zu verstärken, Gründächer nicht nur in der Gewerbezone vorzuschreiben, sondern für alle öffentlichen Bauten und besonders darauf zu achten, dass nicht immer wieder Stück für Stück Grünflächen und Bäume verschwinden, sondern für mehr Grün in der Stadt zu sorgen, um gegen die hohe Luftverschmutzung, die es in der Stadt besonders durch die Verkehrsbelastung (Autobahn) gibt, anzugehen. Sie hat auch Angst, dass im neuen ARBO Areal zu wenig Raum für Kinderspielplätze vorgesehen wird. Um die Luftverschmutzung (Frage aus dem Publikum) zu reduzieren, setzt sie auf die city Maut um den Privatverkehr von auswärts zu reduzieren.
Aus dem Publikum kamen Fragen zu Räumen für spielende Kinder und zu Klagen einiger Kondominien über Lärm der durch Kinder. Die Kandidaten erklärten, dass in den letzten Jahren einige neue Kinderspielplätze entstanden sind, dass es in der neuen Bauordnung mehr Platz für Kinderspielplätze vorzusehen sind (auch wenn diese höhere Wohnungspreise mit sich bringen werden ) und dass sich die Verwaltung immer dafür eingesetzt habe, dass das Spiel der Kinder nicht durch Polizeieinsätze behindert werden, außer es sei durch Coronavorschriften notwendig gewesen, sondern dass die Höfe der Kondominien verstärkt als Treffpunkt für Generationen genutzt werden sollen (Sensibilisierung).
Weitere Fragen: Obdachlose (ca 200-250), Problem der Sicherheit: Es kommen zu viele Menschen nach Bozen, um die man sich dann nicht kümmern kann. Walcher und Caramaschi betonten, dass die Stadtregierung doch einiges dafür getan hat, auch während der Coronazeit seien in der Messe genügend Plätze vorbereitet worden, aber es gebe immer auch Menschen, die sich nicht integrieren wollen. Ein Abkommen mit der Provinz hat nun ergeben, dass alle Gemeinden Einwanderer aufnehmen müssen.
Zum Bahnhofsareal: bei diesen großen Arbeiten sind immer auch hohe Spesen für Entsorgung von Altlasten wie Asbest u.ä. vorgesehen, wird hier Transparenz garantiert? Auch der Bedarf an günstigen Wohnungen wird durch die Vergabe an einen einzigen Investor wahrscheinlich nicht genügend garantiert werden. Genauso wenig wie eine Anpassung an zukünftige Stadtentwicklung. Auch die hohe Entschädigung an den Investor (Rendite) sorgt die Bürger. Hier sehen Caramaschi und Walcher kein Problem, da aus ihrer Sicht das Abkommen, das bereits zwischen Eisenbahn, Provinz und Gemeinde unterschrieben wurde, klar genug sein soll. Hingegen wiesen Branchalion und Fortini darauf hin, dass die Stadt in die Hand von einer Interessengruppe gelangen wird, die damit die Zukunft der Stadt bestimmen wird, ohne dass lokale Unternehmer und BürgerInnen des Landes an diesem Aufschwung und Veränderung teilnehmen können. Auf die Frage von Lab:bz, weshalb man nicht die Infrastrukturen mit staatlichen „Dopo-Covid-Geldern“ bauen lässt und dann die Entwicklung der Stadt selbst in die Hand nimmt, antwortete Caramaschi, dass er Angst hat, dass man so zu viel Zeit verlieren würde.
Bei den abschließenden Fragen haben die Kandidaten wie folgt abgestimmt:
1) Würden Sie als BürgermeisterIn in Bozen die Citymaut einführen:
Brancaleon und Fortini: ja, Walcher: nein, Caramaschi: weiss nicht
2) Soll das Archeologiemuseum in der Stadtmitte beleiben?
alle ja, nur B: weiß nicht, da nicht unbedingt im Stadt-Zentrum, sondern lieber in Gries
3) Soll Bozen ein regionaler Flughafen werden, in Anbetracht der Klimaproblematik?
C: weiß nicht, W: ja, B + F: nein
4) Werden in Zukunft zu wesentlichen Fragen für die Entwicklung der Stadt Bürgerräte einberufen? alle: ja
5) Ist es richtig, das Bahnhofsareal einem einzigen Investor zu übergeben?
Caramaschi: falsche Frage, Walcher: ja, Fortini und Brancaglion: nein

Recent Comments